Nuova pace fiscale a doppia via: il piano del governo

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Esiste la possibilità che il nuovo esecutivo di centro destra applichi una nuova pace fiscale a doppia via. Da una parte c’è lo stralcio delle cartelle, mentre dall’altro lato si avrebbe uno sconto sul debito abbastanza sostanzioso. Stando alle ultime novità, il tutto dipenderebbe dall’importo del debito. Ecco che il governo lavora a una nuova pace fiscale che sarebbe uno dei punti principali inerenti alla riforma del fisco. Questo in unione alla rivoluzione dei criteri da adottare per i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate verso gli evasori fiscali. In aggiunta ci sarebbe anche una diminuzione della pressione fiscale sia per le famiglie che per le imprese italiane. La questione rimane però sempre la stessa, ovvero il fatto che tutte queste misure non possono compiersi a costo zero.

Nuova pace fiscale a doppia via: lo stralcio delle cartelle

Il fatto che a breve si avrà una nuova pace fiscale è qualcosa di ormai certo. Il partito di destra a capo del governo ha puntato tanto sullo stralcio delle cartelle e per questa ragione la misura non poteva che essere una delle prime misure decise dell’esecutivo con a capo Giorgia Meloni. Si tratta della manovra più di destra e più politica a cui si assisterà rispetto gli ultimi trent’anni. Per questo il governo Meloni, che ha appena avuto la fiducia di Senato e Camera, sta lavorando per creare un struttura sanatoria a doppia via. Stando a quanto anticipato da alcune note testate giornalistiche, il condono delle cartelle andranno in due diverse direzioni. Da una lato si prevede lo stralcio per tutte quelle cartelle che sono iscritte a ruolo ma sono al di sotto dei mille euro. In questo caso si parla di una vera e propria cancellazione del debito. Nel secondo caso invece, se i debiti hanno un importo superiore alla soglia fissata, ovvero i 2.500 euro, allora si avrà uno sconto pari all’80%. La Lega avrebbe intenzione di aumentare ulteriormente la soglia dei 2.500 euro, anche se però resta un problema, ovvero le risorse a disposizione. In altre parole, tutte quelle cartelle che hanno debiti iscritti a ruolo con un importo compreso tra i 1.000 e i 2.500 euro, allora il debitore versa una certa somma. Si tratta dell’imposta totale, maggiorata del 5%. Si sostituiscono con questa percentuale tutti gli eventuali interessi e le sanzioni. È possibile rateizzare in automatico il debito in dieci anni.

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Nuova pace fiscale a doppia via: ecco come funziona

Per tutte quelle situazioni precedenti all’invio della cartella esattoriale, le strade da prendere sono differenti. Il nuovo esecutivo compie alcune ipotesi, ad esempio quella che è stata definita dalla premier di centrodestra la “tregua fiscale”. In questo caso si avrebbe la formula 5+5. Detto in altre parole, nella pratica le imposte si definiscono grazie all’Agenzia delle Entrate che funge da interlocutore. L’importa è del 5%, mentre si ha diritto ad accedere alla rateizzazione automatica che avviene in 5 anni. È ormai diverso tempo che si parla dell’esigenza di modificare la questione Agenzia delle Entrate e Riscossione. Bisogna adesso vedere come il nuovo governo ha intenzione di muoversi nel concreto.

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