Caduta del Pil italiano nel primo trimestre 2020

palazzo chigi

Eurozona in contrazione. L’Italia se la passa peggio: indice PMI ben sotto la soglia di sicurezza di 50 punti. Caduta del Pil italiano nel primo trimestre 2020 oltre il 10%.

Se il lockdown durasse ancora a lungo, e c’è da aspettarselo, l’economia italiana dovrà affrontare una vera e propria crisi; anche il processo di aiuti iniziato con il Dpcm 17.03.2020 potrebbe non bastare. La caduta del Pil italiano nel primo trimestre 2020 si dimostra drammatica, molto più che nel resto d’Europa. L’indice PMI nel mese di marzo è, infatti, caduto da 52,1 a 17,4 punti.

PMI a 17,4 punti, male anche l’indice manifatturiero e il composito: economia italiana a rischio

L’indice Purchasing Managers non è il solo ad aver affrontato un vero e proprio crollo, toccando i 17,4 punti. Anche L’indice manifatturiero a marzo si è contratto da 48,7 punti a 40,3. Male anche il PMI composito, che passa da 50,7 a 20,2 punti. Tutti numeri ben lontani dalla soglia dei 50 punti canonici, che demarca la contrazione dalla crescita dell’economia.

Caduta del Pil italiano nel primo trimestre 2020. Settore automobilistico e consumi: dati in significativo calo

Il settore che preoccupa maggiormente nel 2020 è quello automobilistico. Si prevede un calo della vendita di oltre l’85,4%. Sicuramente il lockdown voluto dal Governo sta facendo la sua parte, inibendo e rendendo anche fisicamente impossibili nuovi acquisti, ma c’è da chiedersi quale capacità di spesa avranno gli italiani, tornati improvvisamente ad una situazione di apparente “normalità”.

Non se la passa meglio il settore dei consumi di energia elettrica. La chiusura di fabbriche, uffici, aziende e negozi ha causato ovviamente una riduzione drastica dei consumi che anche l’incremento del fabbisogno domestico non è sufficiente a coprire. Terna S.p.a., per esempio, ha comunicato una riduzione di domanda di energia elettrica di oltre 6 gw in meno di un mese, per un valore stimato del 13,5%.

Pil in contrazione in tutta l’eurozona

In Italia, dove la crisi epidemiologica è giunta prima e dove, di conseguenza, lo stop a consumi e produzioni è in essere ormai da un mese, è atteso un crollo attorno al 15% del PIL nel primo trimestre 2020. Sono diverse le previsioni che si avvicendano in queste ore: Confindustria si aspetta un -10%, Mazziero Research stima un -12/14% (studi ancora in essere), Goldman Sachs prevede nell’intero 2020 un -11,6%.

Male anche tutta l’eurozona. IHS ha stimato un calo del Pil del 10%. Per ora il PMI servizi è sceso a 16,4 punti, PMI manifatturiero a 44,5 e quello composito a 29,7 punti.

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