Tari non pagata: cosa rischia il cittadino inadempiente

La Tari è la tassa richiesta per lo smaltimento dei rifiuti urbani, da parte del proprio Comune. Vediamo come comportarsi in caso di ritardo di arrivo del bollettino, e i rischi nei pagamenti tardivi.
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La Tari ha la sua scadenza di pagamento regolamentata dal Comune di appartenenza del cittadino. Pertanto le scadenze sono differenziate da Comune  a Comune.

Inoltre la modalità di pagamento può essere definita in un’unica soluzione, o in più rate, spalmate nel corso dell’anno. Vediamo cosa si rischia nel caso in cui la Tari venga pagata in ritardo, o nell’eventualità che non ci venga consegnato il bollettino di pagamento.

Le sanzioni si vanno a determinare per il cittadino inadempiente, sempre in base al ritardo dei pagamenti. Si possono però anche presentare diverse situazioni, che possano portare a ritardi nel versamento della tassa comunale.

Che fare se il bollettino del pagamento  non viene recapitato

Al contribuente potrebbe capitare di non vedersi recapitare da parte del Comune, il bollettino di pagamento della Tari. In tale occasione sarà il cittadino stesso a dover contattare il proprio comune, andando a ricercare le motivazioni del mancato invio, della richiesta del pagamento della tassa.

Da tenere a mente che nessun cittadino è esente nel dover riconoscere il versamento della Tari. Pertanto sarà sempre meglio chiedere spiegazioni al proprio Comune, in merito al mancato invio della richiesta di pagamento della Tari.

Tale avanzamento di informazioni, potrà abbreviare i tempi di attesa per effettuare il pagamento, procedendo eventualmente in forma autonoma, al calcolo del dovuto. Infatti ormai per la grande maggioranza delle amministrazioni comunali italiane, è possibile procedere al pagamento on line del tributo relativo allo smaltimento dei rifiuti.

Per calcolare l’importo esatto, il Comune di appartenenza, mette a disposizione del proprio cittadino tutta una serie di tabelle con relative aliquote e procedure, utili al calcolo della Tari. A questo punto si potrà procedere al pagamento della tassa comunale, per mezzo del modello F24, presso un istituto bancario, o presso le Poste Italiane.

Come tutte le tasse comunali, anche la Tari è soggetta a prescrizione, passati i 5 anni dalla richiesta da parte del Comune. Trascorso tale lasso di tempo, il municipio di pertinenza, non potrà avanzare alcuna richiesta in merito alle proprie imposte comunali.

Tari: cosa avviene se si paga in ritardo

Pagando in ritardo la Tari, il cittadino incorre in una sanzione, mitigabile grazie al ravvedimento operoso. La procedura consiste nel provvedere al pagamento del tributo con annesso il versamento di una sanzione ridotta, e gli interessi maturati dal ritardato pagamento.

Di norma la sanzione è pari al 30% dell’imposta, che se versata entro i 10 giorni dalla scadenza viene ridotta:

  • Riduzione del 50% entro i 90 giorni
  • Riduzione di 1/5 entro 15 giorni

Ecco cosa accade se non si paga la Tari

Se il cittadino non provvede nella maniera più assoluta al pagamento della Tari, ecco le conseguenze possibili per il cittadino.

Nel caso in cui l’importo della tassa sui rifiuti urbani vada a superare la soglia dei € 30 mila, scatterà in automatico il reato di evasione fiscale. in questo caso si andrebbe a profilare il, rischio addirittura delle detenzione.

Al di sotto dei € 30 mila scatteranno comunque multe pesanti, in relazione all’illecito tributario. Il comune debitore può arrivare anche alla richiesta del pignoramento dei beni del cittadino, per il recupero delle somme dovute.

Laureata in Economia Aziendale e Management, appassionata di economia e finanza e amante della lettura.
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