Lavoro e lauree abilitanti: cosa cambia e quali sono

Lavoro con importanti novità per l’accesso dei giovani laureati. Vediamo meglio come si è espresso il Senato, in merito all’abilitazione di alcune lauree magistrali.
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Lavoro in Italia ultimamente alle prese con importanti novità, con il Senato che scende in campo a favore del ddl AS2305. Cerchiamo di capire di cosa si tratta, e quali saranno le nuove opportunità d’impiego, per i giovani laureati italiani.

In arrivo importanti cambiamenti nel mondo del lavoro, con le lauree abilitanti

L’Italia ha messo a punto una svolta davvero importante nell’ambito del settore occupazionale. Alcune lauree magistrali sono state di fatto riconosciute abilitanti, senza dover fare ricorso ad un esame di stato, ma supportate solo da un periodo di tirocinio. Stavolta il Senato italiano si è espresso con 184 voti a favore andando così ad approvare a l’unanimità in maniera definitiva, il disegno di legge AS 2305. Con tale documento vengono quindi disposte alcune lauree magistrali, ai fini dell’esercizio delle rispettive professioni:

  • Tecniche industriali e dell’informazione (classe LP-03)
  • Chimica
  • Fisica
  • Psicologia (classe LM-51)
  • Farmacia e farmacia industriale (classe LM-13)
  • Odontoiatria e protesi dentaria (classe LM-46)
  • Veterinaria (classe LM-42)
  • Tecniche per l’edilizia e il territorio (classe LP-01)
  • Biologia
  • Tecniche agrarie, alimentari e forestali (classe LP-02)

Lavoro, cosa accadrà dopo l’approvazione da parte del Senato

Sarà bene ricordare che il ddl AS 2305 aveva già veduto una sua prima approvazione, alle porte della scorsa stagione estiva.  A dare il via a questo nuovo sistema che avrebbe permesso un più facile accesso dei giovani nel mondo del lavoro in Italia, era stato il corso di medicina. La scelta su tale laurea si era resa necessaria in concomitanza dell’emergenza sanitaria sul nostro territorio, nel corso dei primi mesi dell’anno 2020. La carenza di medici e di infermieri a disposizione, aveva portato ad evidenziare la situazione emergenziale, nel lavoro.

Le nuove normative prevedono che dopo aver superato l’esame finale del proprio corso, gli studenti potranno direttamente entrare nel mondo del lavoro. Potranno quindi immediatamente esercitare la loro professione di: medico veterinario, odontoiatra, farmacista, e psicologo.

Pertanto con le novità introdotte bisognerà essere in possesso di 30 crediti formativi universitari, prima di presentarsi per la discussione della tesi. Tali crediti andranno a definire pertanto un tirocinio pratico-valutativo, insito agli stessi corsi di studio universitari. A tal riguardo si è espressa sulla questione dei giovani universitari agevolati così ad entrate nel mondo del lavoro, anche la nostra ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa. Messa ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime che “l’approvazione all’unanimità al Senato della legge sui titoli universitari abilitanti è il segno che l’attenzione verso i giovani sta davvero tornando  protagonista nel Paese”. La ministra si dice inoltre convinta che con questa nuova normativa tutti gli studenti potranno di fatto “accedere al mondo del lavoro subito, senza aspettare anni di tirocinio e l’esame di Stato per potere iniziare”. Prosegue poi Messa riguardo ai giovani che sono messi: “in collegamento con i professionisti già durante il corso di laurea” concludendo: “diamo ancora più valore al loro tempo e ai loro studi”.

Da quando entrerà in vigore la nuova legge

Sarà bene tenere a mente però che le novità appena introdotte, non andranno ad impattare nell’immediato il mondo del lavoro. Infatti la legge appena approvata dal Senato italiano, non potrà essere applicata con tempistiche immediate, ma gli studenti universitari dovranno attendere l’anno accademico successivo.

Laureata in Economia Aziendale e Management, appassionata di economia e finanza e amante della lettura.
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