L'inflazione e l'andamento del mercato cinese sono al centro del discorso legato all'economia globale. Il colosso asiatico ha mostrato una ripresa molto più lenta di quanto era stato previsto.

Inflazione e Cina al centro del tema economico globale

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Tra i temi che ruotano attorno al discorso legato all’economia globale, ce ne sono due di grande importanza: la crescita economica della Cina e inflazione che porta all’aumento dei prezzi. La diminuzione del valore dei beni rende incerta l’economia di tutto il mondo e costringe le autorità monetarie ad aumentare il loro impegno per estinguere l’inflazione. Intanto, gli analisti e i mercati globali portano la loro attenzione verso la superpotenza asiatica che si trova alle prese con una crescita molto più lenta rispetto a quanto previsto in precedenza. Questo nonostante gli sforzi di stimolare la ripresa in direzioni diverse. Il dragone ha un ruolo di fondamentale importanza sia come importatore che come esportatore, e ha una risonanza tale da influenzare le sorti dell’interno sistema economico mondiale. I dati della scorsa settimana mostrano più che mai come il mondo sia fortemente legato dall’andamento dell’inflazione e del colosso asiatico.

Inflazione e Cina protagoniste dell’economia globale

Come si è detto, Cina e inflazione sono le vere protagoniste del discorso sull’economia globale. Stando al riassunto sulla settimana precedente, è ben chiaro come l’inflazione rappresenti un vero rischio per la ripresa a livello globale. Ecco alcuni esempi.

  • Il mese scorso, negli Stati Uniti, il costo dei consumi è aumentato molto più del previsto. Per questo motivo è probabile che la Federal Reserve debba rialzare di 75 punti base i tassi di interesse. Nel Regno Unito, l’inflazione è molto vicina ai suoi massimi degli ultimi 40 anni e l’economia ha avuto una debole espansione. Questo per il rallentamento della produzione delle costruzioni e del settore industriale.
  • La Banca d’Inghilterra si trova a sostenere un ritmo molto alto per l’aumento dei prezzi. Se si osserva infatti l’indice dei prezzi di consumo, si nota, in agosto, un aumento del 9,9% rispetto all’anno scorso.
  • In Argentina non si vedeva un aumento dell’inflazione del genere da almeno tre decenni. Così la banca centrale, per la nona volta nel 2022, ha dovuto nuovamente alzare il tasso di interesse di riferimento al 75%. Questo con l’obiettivo di sostenere la valuta e, al contempo, limitare un’inflazione che sfiore il 100%.
  • In India la banca centrale ha promesso in agosto che farà tutto il necessario per limitare l’inflazione e favorire la crescita economica.
  • Nel Brasile, fino ad arrivare al Messico, l’inflazione è alta e sta causando un aumento del divario tra i ricchi e i poveri, diventando così una delle aree più diseguali in tutto il mondo. La situazione non aiuta di certo sconvolgimenti politici che si potrebbero rivelare un “assaggio” di quel che sarà il futuro prossimo. Intanto, i capi politici di tutto il mondo si stanno muovendo per cercare di soddisfare la richiesta di aumento della spesa sociale.

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Inflazione e Cina: i primi segnali di ripresa

In Asia lo yen è debole e lo dimostra il disavanzo a livello commerciale da parte del Giappone che in agosto ha raggiunto il suo record. Intanto aumentano i costi di importazione e mettono in crisi la ripresa economica. In agosto invece l’economia cinese ha dato qualche segno di ripresa, anche se è stata limitata dai nuovi focolai di Covid e dal crollo del mercato immobiliare. È però anche vero che gli investimenti in immobilizzazioni, così come le vendite al dettaglio e la produzione industriale, sono cresciute più di quanto previsto dagli economisti.

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