Conto deposito: davvero è ancora conveniente?

Conto deposito: cos'è e quando conviene? A quanto ammontano le spese di gestione di un conto deposito? Come aprirlo? Scopriamone i dettagli.
Conto Deposito
Conto Deposito

Conto deposito suscita qualche perplessità in merito sulla sua efficacia d’investimento.  Spesso si è in confusione quando si sente parlare di interessi conto deposito, tassi conto deposito, o conto deposito zero spese. Cerchiamo di comprendere meglio, quale possa essere il conto deposito migliore per le nostre esigenze, e quando e come operare a tal riguardo.

Conto deposito: tipologia

Si tratta di una formula particolare di conto bancario, su cui è possibile riuscire ad ottenere un buon rendimento. A tal riguardo vi è l’applicazione di un particolare tasso d’interesse, nel caso che alcune somme di denaro rimangano bloccate per periodi di tempo, più o meno lunghi. Ecco come diversificare i nostri risparmi presenti nel conto corrente.

Troviamo distinzione tra due tipologie di tale conto: conto deposito online e conto deposito classico. Nella prima eventualità si avrà come riferimento un conto bancario su piattaforma digitale. nel secondo caso invece il conto verrà sottoscritto presso una filiale fisica di un istituto di credito.

Scopriamo i vantaggi di tale tipologia di conto

Ci si chiede se i rendimenti che possono scaturire da tale operazione finanziaria. Le motivazioni che spingono talvolta a preferire tale tipologia di investimento, sono davvero diverse. Innanzitutto si potrebbe pensare che con tale tipologia di conto bancario, anche se in piccola parte il rendimento sarà pur sempre assicurato. In questa modalità di investimento è chiaro che non c’è il rischio di vedere vaporizzare il proprio capitale.

Inoltre proprio a tal riguardo non possiamo non ricordare che il fondo del risparmiatore è tutelato grazie alla presenza del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Si tratta di una vera e propria garanzia, fino a un importo massimo di 100.000 euro di capitale depositato.

Ecco quindi che chi opta per tale forma di investimento sarà tutelato anche nel caso in cui si dovesse verificare la remota possibilità di un fallimento del proprio istituto di credito.

Il Conto Deposito è uno strumento di investimento a zero rischi che in questo particolare momento socio-economico che stiamo vivendo, sta riscuotendo sempre più consensi da parte degli italiani. A quanto pare, infatti, il Conto Deposito  può rivelarsi tra le forme di investimento più al riparo di grossi rischi. Sempre più richiesta la formula del Conto Deposito online, che permette di operare tranquillamente stando a casa, tenendo sotto costante controllo i profitti del deposito.

Che cos’è un conto deposito? Per chi è indicata l’apertura

Il conto deposito o di liquidità è un tipo di conto che prevede operatività ridotta limitata a tre tipi di operazioni: versamenti e prelievi da e verso il conto corrente di appoggio oltre al vincolo di determinate somme per un certo periodo di tempo. Potremo dire che a rigor di logica tale tipo di conto è una forma di investimento che ben si adatta a coloro che pur avendo a disposizione del capitale, non ne necessitano di utilizzo a breve termine.

Questa è la condizione favorevole che permetterebbe di  sottoscrivere un conto deposito vincolato in cui una somma viene congelata per un lasso di tempo che può variare da  3,6, 12,18 fino a 60 mesi. E’ bene tener presente che durante la durata del congelamento la somma investita non può essere sbloccata.

Tale blocco della nostra somma di denaro, viene premiato con degli interessi che saranno più alti, in relazione alla  durata del vincolo stesso. Se poi si decidesse di sboccare il capitale investito dal vincolo, si incorrerà  prima della scadenza,  nel pagamento di una penale. A tal riguardo sempre più investitori italiani prediligono di indirizzare una parte del proprio capitale a questo tipo di conto, in quanto garantisce una remunerazione sicura anche se  non altamente remunerativa, ma priva di spese.

Inoltre per il questa tipologia di conto vige la stessa caratteristica in essere per il conto corrente: il conto deposito viene garantito fino a 100mila euro. Pertanto in caso di fallimento del nostro istituto di credito,  non si correrebbe il rischio di perdere i propri risparmi.

Posso aprire un Conto Deposito libero da vincoli?

E’ possibile per i risparmiatori anche poter accedere ad un conto deposito non vincolato. In questo caso non vi è il congelamento di quanto versato, e il risparmiatore potrà beneficiare  delle  somme depositate in qualsiasi momento, senza incorrere in penali. Facile dedurre che in questo caso i tassi di interesse saranno decisamente inferiori.

Quanto costa aprire un Conto Deposito?

Per i Conti deposito spesso i costi sono esigui o pari a zero, essendo molto limitate le operazioni possibili da attuare. Per alcune tipologie di Conto deposito però vi è la possibilità che siano addebitate delle spese sia per l’apertura del Conto Deposito, che a rimborso di un canone mensile per la sua gestione.

Il nostro sistema fiscale, prevede per il Conto Deposito invece una ritenuta del 26% sugli interessi riconosciuti. Inoltre l’Imposta di Bollo ammonterà allo 0.2% dell’importo giacente nel lasso di tempo in cui il conto è stato attivo. In alcuni casi è l’istituto bancario al quale ci affidiamo, a provvedere a tale onere.

Le spese che gravano quindi sul Conto Deposito sono dunque variabili, e vengono determinate dalle condizioni dettate dal singolo istituto di credito. Il mercato finanziario  propone sempre più spesso anche Conti Deposito senza costi di gestione e a canone zero. In questo caso il cliente verrà esentato anche dal pagamento dell’imposta di Bollo, che sarà a carico della banca.

Tali agevolazioni bancarie sono finalizzate all’acquisizione di un maggior numero di clienti da parte degli Istituti di Credito, propongono soluzioni di questo tipo con l’obiettivo di attirare nuovi clienti, anche se è bene sempre verificare con attenzione che sia effettivamente come promesso. Non è insolito riscontrare che l’imposta di bollo torni poi  a carico del titolare a partire dal secondo anno a seguire.

Cosa bisogna fare per aprirlo

Per poter aprire un Conto Deposito, sarà inevitabile possedere un conto corrente in banca. Infatti proprio su di esso saranno effettuate le operazioni di trasferimento di denaro dal conto corrente al deposito e viceversa. Basterà pertanto operare un bonifico per poter depositare la cifra che si vuole sul conto deposito, e per ritirare il denaro basterà compiere l’operazione inversa. Basterà munirsi di codice fiscale e di  documento di identità in corso di validità.

Ci sono altre spese riconducibili?

Sul Conto Deposito potrebbe essere possibile riscontrare ulteriori oneri. Vediamo quali:

  • Spese per la tenuta del conto: notiamo che generalmente i Conti deposito non sono gravati da tali oneri, molti sono definiti conti deposito a zero spese.  E’ sempre bene accertarsi prima della sottoscrizione, di non avere sorprese. Generalmente non sono previste per questo tipo di conto. Si tratta di canoni o costi di mantenimento richiesti oltre alle spese di bollo, per al disponibilità del Conto Deposito, indipendentemente dal suo uso effettivo.
  • Spese di apertura conto: normalmente non sono applicate su questa tipologia di conto.
  • Spese di chiusura conto: quasi sempre sono nulle su questo tipo di prodotto finanziario, e non sono più ammesse per legge. Così come le spese che la banca applica ogni volta che invia un rendiconto. Ora con l’avvento del web, non si prevedono più i costi di  spedizione.
  • Spese per versamento: anche in questo caso non sono contemplate spese, come in caso di  prelevamento.
  • Spese per prelevamento: anche questi costi sono pari a zero
  • Penali per svincolo anticipato: quando il Conto Deposito permette di aderire a opzioni di vincolo, sono previste delle penali per lo svincolo del deposito prima del termine pattuito. Normalmente tali penali consistono semplicemente nella rinuncia agli interessi maturati, anche se in qualche caso sono comunque riconosciuti. E’ buona regola leggere attentamente le clausole contrattuali, che definiscono le penali in caso di svincolo anticipato dell’importo versato.

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