Bond Ungheria a basso rendimento: perché?

Bond Ungheria

Budapest aumenta le emissioni di debito pubblico. Ma i Bond Ungheria offrono un basso rendimento: perché?

Bond Ungheria. Anche l’Ungheria, come tante altre nazioni europee e non, ha deciso di aumentare l’emissione di debito pubblico a seguito dell’epidemia di Coronavirus che ha piegato, e sta ancora piegando, il mondo intero. I nuovi titoli di stato, a fronte di una valutazione non propriamente lusinghiera, offrono bassi rendimenti.

Aumento delle emissioni di debito pubblico, inflazione al 3,8% e svalutazione della moneta locale: perchè i rendimenti dei titoli di stato ungheresi sono così bassi?

Budapest, nel corso del 2020, aumenterà le emissioni di debito pubblico a 12,27 miliardi di euro (ovvero 4.345 miliardi di fiorini). A questi, sono da aggiungere 4 miliardi di euro c.a. di emissioni in valuta estera, di cui 500.000 euro dovrebbero costituire il c.d. “Samurai Bond“, ovvero un titolo di stato in Yen.

Uno scenario particolare, su cui incidono anche il tasso d’inflazione al 3,8% e la svalutazione della moneta locale: nel solo 2020, il Fiorino ha perso il 5% contro l’Euro. A tutto questo, si aggiungano i tassi di interesse fissati a 0,60% dalla Banca Centrale.

In poche parole, uno scenario non roseo, causa del basso rating attribuito dalle agenzie al debito ungherese – BBB per Standard & Poor’s e Fitch, BAA3 secondo Moody’s – che dovrebbero però assicurare rendimenti interessanti. Tuttavia, così non è: ecco il motivo.

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Le riserve valutarie della nazione guidata da Orban corrispondono a 30 miliardi di euro: meno di quanto “consigliato” dal Fondo Monetario Europeo.

Ciò nonostante, il commercio continua ad essere in attivo e le partite in positivo, con il Fiorino comunque bene agganciato all’euro. Dettagli di non poco conto per il Fondo Monetario che, di conseguenza, chiude un occhio su alcuni dettagli dell’economia magiara.

Bond Ungheria a basso rendimento: meglio i titoli in euro

I Bond Ungheria risultano, quindi, a basso rendimento:

  • Bond in euro con scadenza ottobre 2027, cedola 1,75% offre un rendimento dello 0,32%;
  • Green Bond in euro con scadenza giugno 2035, cedola 1,75% offre un rendimento dell’1,35%;
  • Titolo di stato in Fiorini con scadenza 2035 offre un rendimento del 2,90%.

I bond in euro offrono dei rendimenti inferiori, seppur di poco, a quelli italiani. Sembrerebbe logico, quindi, indirizzarsi verso i titoli di stato in valuta locale, se non fosse per il tasso di cambio: il Fiorino ha perso, mediamente, il 2% annuo contro l’Euro. Se il trend si confermasse, il guadagno verrebbe praticamente azzerato.

Molto meglio acquistare bond in euro, quanto meno per diversificare il portafoglio e investire in un’economia emergente in crescita media del 4% annuo.

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